Colori di sintesi entrati in uso nella pittura occidentale intorno al 1960, ottenuti dalla miscelazione dei pigmenti con resina acrilica e affini. Asciugano rapidamente e producono un effetto di particolare lucentezza con alcune variazioni a secondo dei materiali di partenza utilizzati nei processi di fabbricazione che variano da produttore a produttore. I colori acrilici hanno la grande caratteristica di poter essere usati su i più svariati supporti dai fogli da disegno (tipo Bristol), al cartone, alla tela, al cartone telato, ai supporti di legno. Vengono usati, oltre che per l’esecuzione di dipinti, per la decorazione muraria e quella degli oggetti più disparati (legno, sassi, vetro, plastica, ecc.). La loro buona resistenza, unita alla relativa economicità e veloce asciugatura, ne fanno un prodotto di largo uso. La continua ricerca da parte delle aziende produttrici  ha fatto sì di ridurre molto gli inconvenienti della pittura acrilica come, ad  esempio, la difficoltà nell’eseguire le sfumature.